Un rosato insolito. Almeno per i nostri standard. Insolito perché proviene da una regione, la Loira, dove spesso vengono utilizzati assemblaggi di diverse uve, alcune delle quali autoctone, ossia tipiche solo della regione. In questo caso, per esempio, il rosato proposto qui da Lacheteau nasce da un complesso mix di vitigni. Cabernet Franc e Gamay in prevalenza, con Pineau d'Aunis e Grolleau che sono appunto due varietà tipiche della Valle della Loira, spesso usate nella produzione di Rose d'Anjou. Vinificazione in acciaio iniox a temperatura controllata per valorizzare al meglio il ricco varietale di partenza, questo rosato si presenta nel bicchiere di un colore mediamente intenso. Non esattamente uno di quei delicatissimi rosati che siamo abituati ad assaggiare provenienti dalla Provenza. Al naso si scopre un bouquet piuttosto intenso, con note ben riconoscibili di frutti rossi. Poi floreale e delicatamente dolce. Ricorda, infatti, la granatina, lo sciroppo ottenuto dalla melagrana. In bocca è fresco e dotato di un buon equilibrio, con note floreali e fruttate coerenti con quanto percepito in precedenza, e un finale armonioso. Ottimo come aperitivo, è il vino da tenere sempre in frigorifero in vista della visita a sorpresa di qualche amico.
Descrizione: "Soupcon de Fruit" Rosé d'Anjou 2023070. da
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